La regione Vapria
Nei documenti antichi Quintano e Bordenacium sono inclusi nella Regione Vapria (o in Vaure) fin dall'anno 1192. Vi facevano parte anche i villaggi di Cremosano, Trescore, Casaletto, Pieranica e Torlino.
Lo stesso toponimo ricorre in un'altra area provinciale posta tra gli abitati di Trigolo, Fiesco e Castelleone, citata come Vauri nel 1022, in Vaprio (XV secolo) e in Vauro (XVI secolo). Anche una zona prossima a Romanengo era nota un tempo come contrata Vapri.
L'origine di un termine così frequente potrebbe essere gallica: wob(e)ro, wab(e)ro, ad indicare un ruscello o un fossato. Il termine compare spesso anche nella Francia centro-meridionale (vabre, vaur, vauri) a significare un solco scavato dalle acque. L'analogia semantica, nonché la conformazione geografica e la natura idrogeologica parrebbero confermare tale significato.
L'area è solcata da numerosi corsi d'acqua e confinava con il bordo nord-orientale della storica palude del Moso.
Fonti
- Valerio Ferrari, Contributi toponomastici all’interpretazione del paesaggio della provincia di Cremona in Pianura – Scienze e storia dell'ambiente padano, Monotipia cremonese, Cremona, 2008
Ultimo aggiornamento:
20/07/2018